Dare la colpa agli altri per la nostra incapacità è diventato uno standard. Quando qualcuno ammetterà che la colpa è nostra è che probabilmente i ragazzini che vandalizzano è perché non hanno ricevuto un ceffone sarà festa nazionale.
By Il Bertuzzino /La ripartenza post coronavirus sta lasciando diversi strascichi che vanno ovviamente dall’economia alla vita quotidiana.La crisi economica è quella su cui verte maggiormente l’attenzione dell’opinione pubblica ma un settore interessante riguarda soprattutto la mobilità.
È sicuro prendere gli autobus o la metro?
Molti si sono chiesti, e ancora lo fanno, se è sicuro prendere gli autobus o la metro, se saranno rispettate le distanze sociali, se va messa la mascherina anche sui treni e quale mezzo sia migliore per andare al lavoro.
Si punta molto sulla mobilità green con scooter e biciclette elettriche, ma anche biciclette normali e non per ultimo il monopattino. A Roma, pochi giorni fa la sindaca Virginia Raggi ha lanciato una campagna annunciando l’arrivo di migliaia di monopattini elettrici da poter utilizzare al centro di Roma ed evitare quindi il sovraffollamento dei mezzi pubblici. Un bellissima iniziativa che in diverse città europee sta andando molto forte, prendiamo ad esempio Vienna dove la mobilità con i monopattini elettrici sta funzionando benissimo con migliaia di persone che li utilizzano prendendoli attraverso un app dagli stalli predefiniti.
Lo scopo della Raggi era ed è probabilmente questo, arrivare ad offrire un modo diverso per muoversi. Peccato che non aveva fatto i conti con i romani e la loro incapacità di saper essere civili e di considerare il fatto che un monopattino elettrico è una bene per la collettività.
Tra ieri e oggi sono stati pubblicati due articoli, il primo è su un investimento di un ragazzino in monopattino ai danni di una signora a Piazza di Spagna fortunatamente senza…
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Di Il BertuzzinoIl ritardo disarmante della Cina nel divulgare la presenza del coronavirus, parliamo di 55 giorni, il governo italiano che sin da subito ha minimizzato il problema non tenendo in considerazione luminari in materia.
Il coronavirus spaventa oppure no? O meglio, dovremmo spaventarci oppure no? La risposta è ovvia, si, dobbiamo aver paura per un semplice fatto, ci sono i morti e non c’è un vaccino, e nascondersi dietro al fatto che i deceduti sono anziani o presentavano già delle patologie è da incoscienti e soprattutto è negare un’ evidenza chiara.
La notizia di oggi che sta rimbalzando su tutti i media è che ci sono dei contagiati in Lombardia a Codogno. Un uomo di 38 anni è ricorso alle cure del pronto soccorso dopo alcuni sintomi, da li dopo essere stato mandato a casa è stato ricoverato il 19 febbraio. Ovviamente l’uomo era stato in contatto con un altra persona appena tornata dalla Cina da cui avrebbe contratto il virus.
Cosa fare quando abbiamo di sintomi? Lo vogliamo dire sulle TV nazionali?
Due le domande da porsi, la prima come mai l’uomo che è arrivato dalla Cina non era in quarantena, due perché il contagiato è ricorso alle cure del pronto soccorso quando una delle profilassi da seguire è proprio non andare al pronto soccorso ma chiamare il 112.
Nel frattempo anche la moglie risulta essere positiva al coronavirus e anche altre 4 persone per un…
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Il problema è che di fatto c'è un'emergenza ma che non si risolve andando a picchiare i cinesi o ad escludere chi lavora da anni in Italia e che magari è nato in Italia e la Cina l'ha vista solo in TV
Non è difficile capire che il problema non sono i cinesi specialmente coloro che abitano in italia da anni e che non vanno in Cina da mesi e soprattutto non hanno contatti con cinesi che vengono dalla Cina.
A signò io so nato a Roma la Cina manco su Google Maps l’ho mai vista
Emblematico uno dei fatti di cronaca (quasi comico) accaduti poco dopo l’aver appreso dell’esistenza del Coronavirus di una signora che su un autobus romano dopo essere salito un ragazzo cinese ha esordito dicendo: “Eccola la mo ci ammaliamo tutti” e la risposta del ragazzo “A signò io so nato a Roma la Cina manco su Google Maps l’ho mai vista.”
Proprio da qui che si deve analizzare quella che purtroppo possiamo definire psicosi da cinesi. Sono diversi i casi di aggressione, l’ultimo due giorni fa a Torino quando una donna di origini asiatiche è stata prima offesa e poi picchiata in strada alle 17 di pomeriggio davanti ad una gelateria affollata di gente.
Ad aggredire la donna non una banda di bulli ma una coppia di italiani di 30/40 anni , una moderna caccia alle streghe che ha dell’assurdo!
Non è difficile capire che il problema non sono i cinesi se non nella responsabilità del governo di Pechino che ha aspettato a dichiarare la presenza del virus di ben 55 giorni l’annuncio. Il problema è di chiunque arriva da quei…
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La finale di Supercoppa italiana è stata vinta dalla Juventus. Una vittoria che, come spesso capita dopo i successi della vecchia signora dopo gli scontri con le connazionali, ha creato non poche polemiche. Non il successo in se bensì il come è nato che ha indignato i tifosi non solo rossoneri.
La finale di Supercoppa italiana è stata vinta dalla Juventus. Una vittoria che, come spesso capita dopo i successi della vecchia signora dopo gli scontri con le connazionali, ha creato non poche polemiche. Non il successo in se bensì il come è nato che ha indignato i tifosi non solo rossoneri.
Agli occhi non solo del sottoscritto è apparsa non una sfida sportiva ma una farsa. Perché? La gestione arbitrale ha indirizzato, non poco, l’esito del match.
Al 33’ Cutrone, in linea con Alex Sandro, viene fermato per fuorigioco; di solito si lascia correre l’azione per poi, eventualmente, grazie alla Var, correggere l’esito sbagliato. Al 44’ Pjanic a gambe unite fa un fallaccio su Calhanoglu, ma viene sanzionato solo con il cartellino giallo; poco dopo rimane immune per un fallaccio sul rossonero Castillejo.
Al 72’ Matuidi entra duro, con il piede destro a martello sulla caviglia destra del povero Calabria, ma per l’arbitro Banti non è successo nulla di grave; sciocchezza di caffè…Ma al 74’ Kessie viene espulso grazie all’intervento della Var; non è apparsa neanche la smorfia di dolore su Douglas Costa che subito il premuroso Banti consulta la Var per espellere, giustamente, il centrocampista rossonero. Orbene, se è giusta l’espulsione al 74’, perché per la stessa tipologia di fallo, commesso appena due minuti prima, la premura del Banti ha dormito? A pensar male si fa peccato, però…
La tristezza, però, ancora deve manifestarsi interamente, perché per poterla vedere nella sua amarezza, bisogna aspettare il minuto 86’: il bianconero Emre Can scivola e prende in pieno Conti, che cade a terra in area. Il premuroso Banti cosa fa? Vuole consultare dapprima la Var per fischiare un rigore…